| Wilhelm Gustloff
In una fredda notte di gennaio del 1945 la nave da crociera Wilhelm Gustloff, lascia il porto di Gotenhafen nel Mar Baltico, allontanandosi dall'imminente avanzata sovietica.
La Gustloff è un imponente e sfarzosa nave di linea tedesca progettata per ospitare quasi 1.900 persone, ma durante la fine della seconda guerra mondiale diventa una “Lazaresttschiff”, una nave ospedale della Kriegsmarine, ospita 11.000 persone, tra rifugiati, soldati, componenti dell’equipaggio, numerosi feriti, compresi donne e bambini.
Nel frattempo il sommergibile sovietico S-13 del comandante Alexander Marinesko individua la grossa nave ospedale, e la notte del 30 gennaio 1945, decide di attaccarla lanciando tre siluri che colpiscono in pieno la Gustloff. In meno di 50 minuti si consuma la più grande tragedia navale di tutta la storia, muoiono nelle gelide acque almeno 10.700 persone, lasciando solo 300 sopravvissuti.
La Wilhelm Gustloff fu varata nel 1937, ed era il gioiello della KdF (Kraft durch Freude) tedesca. Costruita dalla Blohm und Voss di Amburgo era lunga oltre 200 metri, per una stazza di 25.893 tonnellate. La KdF era alla dipendenze della DAF (Deutsche Arbeitsfront), la quale sostituendo i sindacati aveva lo scopo di controllare e guidare l'intera forza lavoro tedesca. La nave prese nome da Wilhelm Gustloff, fondatore e capo della sezione elvetica del partito nazionalsocialista, assassinato il 4 febbraio del 1936 a Davos dallo studente ebreo David Frankfurter. Quest'ultimo decise di compiere questo atto sperando di scuotere il popolo ebraico, esortandolo a combattere contro l'oppressione del nazismo.
La Gustloff era la nave di bandiera dell'intera flotta della KdF, la quale aveva numerose altre navi, altrettanto grandi e famose, e con una storia analoga, ma la Gustloff era unica in quanto a lusso e sfarzosità. Numerose furono le crociere nell'Oceano Atlantico, nel Mar Mediterraneo e nei mari del Nord, alle quali partecipava la ricca borghesia tedesca.
Nel maggio del 1939, quattro mesi prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, la Gustloff si affiancò ad altre quattro navi della KdF, la Robert Ley, la Der Deutsche, la Stuttgart e la Sierra Cordoba, ed infine la Oceana, non facente parte della KdF. Tutte queste navi avevano il compito di trasportare la Condor dalla Spagna alla Germania in seguito al successo nella difesa delle forze repubblicana attaccate dai nazionalisti franchisti. Arrivata nel porto di Vigo, scaricò molto materiale medico necessario alle organizzazioni di volontariato e sanitarie spagnole. Caricò poi 1.400 uomini e il 30 maggio del 1939 arrivò nella acque tedesche, fu scortata nel porto di Amburgo in una parata di navi e manifestazioni di benvenuto.
Nel settembre del 1939, le forze armate tedesche trasformano ufficialmente la Gustloff in nave ospedale a disposizione della Kriegsmarine. Fu classificata in Lazarettschiff D, trovarono posto feriti tedeschi e di altre nazioni. L'uso di questa nave era strettamente monitorato e seguiva un rigido protocollo di procedure internazionali. Infatti, era completamente stata riverniciata di bianco, con una banda verde lungo tutta la carena su entrambi i lati, ed infine numerose croci rosse sul ponte, sul fumaiolo e sui lati. Su queste navi era proibito trasportare alcun tipo di materiale da guerra, sia offensivo sia difensivo, quindi nessun tipo di munizioni o armamento doveva essere caricato sulla Gustloff.
Descrizione con foto
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