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Wilhelm Gustloff - Nave ospedale tedesca, affondata da un sottomarino sovietico

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view post Posted on 21/11/2008, 10:46     +1   -1
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Wilhelm Gustloff

In una fredda notte di gennaio del 1945 la nave da crociera Wilhelm Gustloff, lascia il porto di Gotenhafen nel Mar Baltico, allontanandosi dall'imminente avanzata sovietica.

La Gustloff è un imponente e sfarzosa nave di linea tedesca progettata per ospitare quasi 1.900 persone, ma durante la fine della seconda guerra mondiale diventa una “Lazaresttschiff”, una nave ospedale della Kriegsmarine, ospita 11.000 persone, tra rifugiati, soldati, componenti dell’equipaggio, numerosi feriti, compresi donne e bambini.

Nel frattempo il sommergibile sovietico S-13 del comandante Alexander Marinesko individua la grossa nave ospedale, e la notte del 30 gennaio 1945, decide di attaccarla lanciando tre siluri che colpiscono in pieno la Gustloff. In meno di 50 minuti si consuma la più grande tragedia navale di tutta la storia, muoiono nelle gelide acque almeno 10.700 persone, lasciando solo 300 sopravvissuti.

La Wilhelm Gustloff fu varata nel 1937, ed era il gioiello della KdF (Kraft durch Freude) tedesca. Costruita dalla Blohm und Voss di Amburgo era lunga oltre 200 metri, per una stazza di 25.893 tonnellate. La KdF era alla dipendenze della DAF (Deutsche Arbeitsfront), la quale sostituendo i sindacati aveva lo scopo di controllare e guidare l'intera forza lavoro tedesca.
La nave prese nome da Wilhelm Gustloff, fondatore e capo della sezione elvetica del partito nazionalsocialista, assassinato il 4 febbraio del 1936 a Davos dallo studente ebreo David Frankfurter. Quest'ultimo decise di compiere questo atto sperando di scuotere il popolo ebraico, esortandolo a combattere contro l'oppressione del nazismo.

La Gustloff era la nave di bandiera dell'intera flotta della KdF, la quale aveva numerose altre navi, altrettanto grandi e famose, e con una storia analoga, ma la Gustloff era unica in quanto a lusso e sfarzosità. Numerose furono le crociere nell'Oceano Atlantico, nel Mar Mediterraneo e nei mari del Nord, alle quali partecipava la ricca borghesia tedesca.

Nel maggio del 1939, quattro mesi prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, la Gustloff si affiancò ad altre quattro navi della KdF, la Robert Ley, la Der Deutsche, la Stuttgart e la Sierra Cordoba, ed infine la Oceana, non facente parte della KdF. Tutte queste navi avevano il compito di trasportare la Condor dalla Spagna alla Germania in seguito al successo nella difesa delle forze repubblicana attaccate dai nazionalisti franchisti. Arrivata nel porto di Vigo, scaricò molto materiale medico necessario alle organizzazioni di volontariato e sanitarie spagnole. Caricò poi 1.400 uomini e il 30 maggio del 1939 arrivò nella acque tedesche, fu scortata nel porto di Amburgo in una parata di navi e manifestazioni di benvenuto.

Nel settembre del 1939, le forze armate tedesche trasformano ufficialmente la Gustloff in nave ospedale a disposizione della Kriegsmarine. Fu classificata in Lazarettschiff D, trovarono posto feriti tedeschi e di altre nazioni. L'uso di questa nave era strettamente monitorato e seguiva un rigido protocollo di procedure internazionali. Infatti, era completamente stata riverniciata di bianco, con una banda verde lungo tutta la carena su entrambi i lati, ed infine numerose croci rosse sul ponte, sul fumaiolo e sui lati. Su queste navi era proibito trasportare alcun tipo di materiale da guerra, sia offensivo sia difensivo, quindi nessun tipo di munizioni o armamento doveva essere caricato sulla Gustloff.

Descrizione con foto


Il primo impiego della nave ospedale fu nella zona di Danzica al termine della campagna polacca. Rimase alla fonda nel baia per molte settimane, e supportava le numerose operazioni di guerra nella zona di conflitto sovietica, infatti tutti i soldati feriti venivano portati sulla Gustloff. Altri azioni erano di affiancamento della flotta della KdF come la Stuttgart, la Der Deutsche e molte altre.

Dal maggio del 1940 fino al luglio dello stesso anno, la Gustloff era in servizio nella zona di Oslo in Norvegia, come ospedale galleggiante durante la campagna di Norvegia. Lasciò Oslo con a bordo 560 tra feriti e passeggeri.

Durante l'ultima estate, prima dell'autunno del 1940, alla Gustloff venne ordinato di prepararsi per le operazioni di invasioni dell'Inghilterra, ma tale invasione fu cancellata. Ancora una volta salpò allora da Oslo con altri 414 feriti.

Subito dopo questo viaggio terminò il servizio di nave lazzaretto, e navigò in direzione Gotenhafen. Venne tramutata in una nave caserma al servizio della Kriegsmarine, affiancando i numerosi U-boot tedeschi.

La Gustloff sotto la 1°Divisione Unterseeboots, e poi sotto la 2°Divisione Unterseeboots, rimase all'ancora a Gotenhafen per oltre quattro anni. Poi nel gennaio del 1945 fu rimessa in servizio, e questa volta prese parte alla più grande evacuazione navale della storia, il recupero ed il trasporto di milioni di rifugiati, soldati e feriti. Tutte le più grandi navi della KdF vennero utilizzate per questa imponente operazione nei porti di Danzica, Gotenhafen, Pilau, tra loro vennero utilizzate le seguenti navi : Cap Arcona (27.561), Robert Ley (27.288), Hamburg (22.117), Deutschland (21.046), Potsdam (17.528), Pretoria (16.662), Berlin (15.286), Goya e molte altre. Fu la più imponente evacuazione di tutta la storia, vennero trasportati milioni di persone, messi al sicuro dall’avanzata sovietica.

Al termine della Guerra, le operazioni di soccorso erano state un vero successo, in quanto oltre 2.000.000 di persone vennero salvate. Non tutti però riuscirono a salvarsi, dalle 25.000 alle 30.000 persone morirono, soprattutto in seguito agli affondamenti della Gustloff e del Goya per un totale di oltre 15.000 morti. Considerando il numero di persone trasportate, le condizioni climatiche e il periodo di guerra, tale operazione fu comunque un grande successo, dimostrando la grande determinazione della macchina di soccorso tedesca.

Quando la Gustloff lasciò la protezione del porto di Gotenhafen il 30 gennaio 1945, le condizioni climatiche erano pessime, vento molto forte, stava nevicando e la temperatura era di dieci gradi sotto lo zero. Molti blocchi di ghiaccio galleggiavano nel freddo mar Baltico. La possibilità di sopravvivenza di un naufrago in un mare cosi freddo e con un tempo come questo era impossibile. La Gustloff inizia il proprio viaggio senza alcuna scorta, armata solo di qualche armamento antiaereo, mentre nessuna difesa antisommergibile era installata.

La lista dei passeggeri era formata da 918 ufficiali, 173 membri dell'equipaggio, 373 membri delle Unità Navali Ausiliarie formata esclusivamente da donne, 162 feriti, e 4.424 rifugiati, per un totale di 6.050 persone. Questa era la lista ufficiale di carico, ma non teneva conto delle centinaia di persone che avevano preso posto sul sicuro ponte della Gustloff. Infatti, nuove ricerche dimostrano che il numero totale di persone al momento dell'affondamento era di 10.582. La più attendibile ricerca fu quella di Heinz Schon che divise il numero di persone come segue :8.956 rifugiati, 918 tra ufficiali e membri della 2°Unterseeboot-Lehrdivision, 373 donne delle Unità Ausiliari, 173 uomini delle forze navali, e 162 soldati feriti per un totale di 10.582 persone a bordo.

Alle 21:08 del 30 gennaio 1945 (9.08 orario a Gotenhafen, 7:08 orario di Mosca), il sommergibile russo S-13 comandato dal Alexander Marinesko, colpisce la Gustloff con 3 siluri. Immediatamente la Gustloff piega a dritta. Lancia subito i razzi di segnalazione e l'SOS. Il primo siluro colpisce la nave a prua direttamente sotto la linea di galleggiamento. Il secondo siluro colpisce la Gustloff nell'area della piscina facendo esplodere completamente quella zona, ed infine il terzo siluro colpisce la sala motori devastando l'intero scafo. Presto il castello di prua, fu quasi sommerso, mentre la poppa si alza sopra il livello del mare. In meno di cinquanta minuti la Gustloff affonda nelle acque nere e fredde del mar Baltico, portando con se 9.343 persone (7.700 secondo le stime ufficiali ).

L'affondamento della Gustloff fu il più grave e tragico evento della storia navale, per le enormi dimensioni di tale tragedia. Moltissime navi affondarono con terribili tragedie, ma nessuna nave ebbe una perdita cosi numerosa di vite umane, con una tale sofferenza ed orrore.

The forgotten tragedy



Le ricerche italiane
 
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GM_Gladiator
view post Posted on 22/11/2008, 10:09     +1   -1




Yes, indeed it is a great and terrible tragedy of the Second World War! People! Remember Wilhelm Gustloff!
I recently watched a broadcast about the tragedy on Viasat History channel. They have said that after the ship sank to the tragedy place came a heavy cruiser “Admiral Hipper" but not taking on board any survivors because he feared to be submarine torpedo during the rescue of survivors and only one torpedo boat took on board a large number of survivors.
By the way when the ship was sinking and people sat in the lifeboats, many officers of the Command and himself the captain of the ship had been at the forefront of the landing in the lifeboat!
Thank you Max for an interesting story and cognitive videos!
 
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view post Posted on 22/11/2008, 10:44     +1   -1
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Ammiraglio della Flotta

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Grazie Gladi. E molto interesting anche quello che hai aggiunto tu.
 
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GM_Gladiator
view post Posted on 22/11/2008, 11:06     +1   -1




:)
 
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3 replies since 21/11/2008, 10:40   370 views
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