GM - Guardiani dei Mari

La battaglia aereonavale di Midway, Americani vs Giapponesi

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view post Posted on 8/8/2009, 13:42     +1   -1
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Ammiraglio della Flotta

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La Battaglia di Midway



Premesse di Guerra

Combattuta solo un mese dopo la Battaglia del Mar dei Coralli, Midway fu la seconda battaglia navale condotta tra portaerei. Abilità, coraggio e fortuna, giocarono tutte un ruolo fondamentale nel confronto. L'attacco alle Isole Midway, che comprese anche una finta manovra verso le Aleutine da parte di una flotta più piccola, era un piano dei giapponesi per far cadere in trappola la flotta di portaerei americane. Con la distruzione di queste navi i giapponesi speravano di poter spianare la strada ad una invasione delle Hawaii.

Le Midway in sé non erano affatto fondamentali nel quadro generale dei programmi giapponesi: più importanti erano le Isole Salomone, le Figi e l'Australia, viste come zona di espansione per il loro Impero appena fondato. Ma la loro posizione le rendeva interessanti dal punto di vista difensivo.

Il piano di battaglia dell'ammiraglio Isoroku Yamamoto era insieme spavaldo ed ingegnoso. Venne pensato per attrarre il grosso della flotta statunitense in una situazione fatalmente compromettente. La forza principale di Yamamoto precedeva le portaerei ed aveva il compito di eliminare qualsiasi soccorso in arrivo alle Midway.

I giapponesi in quei giorni non avevano ancora metabolizzato lo shock provocato loro dalla incursione aerea nei cieli di Tokyo effettuata verso la metà di aprile dai B-25 Mitchell americani di Jimmy Doolittle partiti dalle portaerei. Le incursioni in sé non provocarono molti danni, ma dimostrarono che il cuore dell'Impero non era inviolabile.

I servizi segreti della Marina statunitense (in collaborazione con quelli olandesi e britannici) avevano fatto notevoli passi avanti nella decifrazione del sistema primario di comunicazione della Flotta Imperiale Giapponese (JN-25, un codice supercifrato). Ad aprile, ed ancor più a maggio, divenne chiaro che una porzione sufficiente dell'attuale versione del JN-25 era conosciuta e che le nuove operazioni navali giapponesi potevano essere previste e contrastate. Un elemento particolare del codice era però ancora oscuro. Il punto AF era chiaramente l'obiettivo di un grosso attacco, ma non era chiaro a cosa AF facesse riferimento. Alcuni, specialmente nel Pacifico, pensavano alle Midway ed altri, soprattutto all'OP-20-G di Washington, credevano che AF fossero le Isole Aleutine. Non esisteva dal punto di vista della crittografia modo di dirimere la questione.

Un ingegnoso suggerimento dato da un giovane ufficiale delle Hawaii portò alla scoperta del piano giapponese. Egli chiese al comandante della base di Midway di chiamare per radio Pearl Harbour, dicendo in un inglese molto semplice che le isole erano a corto di acqua potabile a causa di un guasto agli impianti di desalinizzazione. Non molto tempo dopo un messaggio cifrato JN-25 comunicava che AF aveva problemi di acqua potabile, e che la forza d'attacco doveva affrettarsi ed agire per sfruttare la presunta difficoltà dell'obiettivo. AF erano quindi le Midway, e fu chiaro che sarebbero state teatro presto di un attacco giapponese.

Le informazioni dalle seguenti decifrazioni del JN-25 furono acquisite lentamente, e non fu che all'ultimo minuto che l'Ammiraglio Chester William Nimitz raccolse abbastanza informazioni per poter tendere un'imboscata alle forze d'attacco giapponesi. Egli aveva richiamato le portaerei di Fletcher dalla zona del Pacifico sud-occidentale, ed i cantieri di Pearl Harbour fecero un lavoro straordinario per mettere la Yorktown — seriamente danneggiata durante la Battaglia del Mar dei Coralli — in condizioni di prendere il mare ed unirsi al resto della flotta per incontrare i giapponesi a Midway.

Battaglia su mappa geografica
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La Battaglia

All'alba del 4 giugno gli aerei partiti dalle portaerei giapponesi bombardarono e danneggiarono pesantemente la base di Midway, i bombardieri a lungo raggio americani risposero portando diversi attacchi alla flotta nemica ma ottenendo scarsi effetti. Anche i caccia a difesa della base non riuscirono a contrastare efficacemente l'attacco. Le portaerei americane, guidate del Contrammiraglio Raymond A. Spruance, avevano però il vantaggio di conoscere, grazie alla decifratura delle comunicazioni della Marina giapponese, gran parte delle intenzioni del nemico. Quando gli aerei giapponesi fecero ritorno alle navi, l'Ammiraglio Chuichi Nagumo decise di riarmarli con bombe per un secondo passaggio su Midway. Mentre il rifornimento ed il riarmo era in atto però le navi americane in attesa vennero individuate. Nagumo decise allora di cambiare il carico di armi dei velivoli per un attacco contro le navi statunitensi. In conseguenza del repentino cambio di ordini, i ponti delle portaerei nipponiche si trovarono ingombri di siluri, bombe e serbatoi del carburante, divenendo così bersagli altamente infiammabili.

Aerei nipponici in partenza
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Spruance lanciò un attacco dalle sue portaerei USS Enterprise e Hornet contro le giapponesi. Il fuoco contraereo ed i caccia difensori abbatterono 17 dei 26 aerosiluranti americani, compresi tutti quelli dello Squadrone Torpedo 8 della Hornet (vedi George H. Gay), mentre i giapponesi avevano perso soltanto 6 velivoli. Poco dopo un'altra ondata d'attacco composta da 39 aerei si scontrò con gli Zero e la battaglia che ne seguì vide l'abbattimento di 17 americani ed il grave danneggiamento di altri 7, a fronte di nessun danno agli Zero. Una successiva formazione d'attacco composta da B-17 Flying Fortress non ebbe successo. Seguirono altre due ondate: i 15 aerei della prima furono tutti distrutti mentre dei 26 della seconda solo 6 sopravvissero. Nel totale erano stati distrutti 83 aerei americani e 6 giapponesi. Gli attacchi americani ebbero un alto costo ma portarono ad un grosso vantaggio: spostarono la difesa aerea di prossimità della flotta in posizioni lontane dalle navi, lasciandole quindi scoperte. I bombardieri in picchiata americani della Enterprise guidati da Wade McClusky furono così in grado di attaccare praticamente senza opposizione e di colpire tre portaerei giapponesi: Akagi, Kaga e Sōryū finirono in fiamme, abbandonate o paralizzate.

Aereo giapponese colpisce nave americana
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Gli aerei lanciati dall'ultima portaerei giapponese rimasta, la Hiryu, colpirono la USS Yorktown danneggiandola gravemente in due successivi attacchi ed essa venne poi affondata più tardi da un sottomarino giapponese, il 7 giugno. Lo stesso sottomarino affondò anche il cacciatorpediniere USS Hammann che faceva da scorta alla Yorktown. Gli aerei della Enterprise per contro attaccarono la Hiryu e la incendiarono. Danneggiarono inoltre il cacciatorpediniere Isokaze. Dopo questa fase, il sommergibile USS Tambor (SS-198) venne avvistato nei pressi della squadra giapponese che navigava a circa 90 miglia dall'atollo; nelle successive manovre evasive attuate dalle navi nipponiche gli incrociatori Mogami e Mikuma entrarono in collisione rimanendo gravemente danneggiati; gli attacchi aerei del giorno 5 danneggiarono ulteriormente le navi, costringendo all'abbandono del Mogami, che affondò il giorno seguente con gravi perdite tra l'equipaggio.

Aereo giapponese in caduta
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Avendo messo a segno un colpo decisivo, le forze statunitensi si ritirarono. La perdita di quattro portaerei fermò l'espansione dell'Impero nipponico nel Pacifico, e volse l'atteggiamento giapponese sulla difensiva.

Erano passati sei mesi dall'attacco a Pearl Harbor. L'Ammiraglio Isoroku Yamamoto aveva predetto ai suoi superiori che il Giappone avrebbe conservato l'iniziativa della guerra nel Pacifico solo da sei mesi ad un anno dopo le Hawaii, dopo di che le risorse americane avrebbero cominciato a superare quelle della marina giapponese. Yamamoto aveva avuto ragione.

Fuoco di sbarramento nipponico
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Considerazioni storiche

PERCHE’ LA BATTAGLIA DI MIDWAY FU VINTA DAGLI AMERICANI ??

La Battaglia di Midway fu vinta dagli americani non certo per l’incompetenza palese di Nagumo o di Yamamoto, unita alla scarsa resistenza alle bombe delle portaerei giapponesi, come abbiamo visto nel brano che racconta la cronaca della battaglia.

I motivi furono a nostro giudizio ben altri:

1. gli americani conoscevano con precisione il codice segreto giapponese e quindi sapevano esattamente dove quando avrebbero colpito.Senza la segretezza ed il fattore sorpresa qualunque piano, anche il più approfondito, parte enormemente svantaggiato. Infatti gli americani prepararono con cura “il comitato di accoglienza ai giapponesi” e sfruttarono sapientemente questo vantaggio iniziale.

Fuoco di sbarramento USA
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2. gli americani avevano il radar ed i giapponesi no. Questo è nostro giudizio un vantaggio tattico e pratico enorme. Innanzitutto la mancanza del radar obbligò le portaerei giapponesi a navigare in formazione strettissima (per poter così evitare di rompere il silenzio radio), con la conseguenza che se un ricognitore americano ne scopriva una ne scopriva automaticamente anche le altre tre. Poi il radar permise alle portaerei americane di far decollare tutti gli aerei sul ponte di volo (vedi l’attacco alla Yorktown) prima che arrivassero i bombardieri ed aerosiluranti giapponesi, evitando esplosioni disastrose. Le portaerei giapponesi, invece, furono tutte sorprese con il ponte di volo pieno di aerei in partenza e carico di bombe e siluri, una miscela altamente esplosiva e dannosa (pensate alla Kaga).

3. gli americani dosarono sapientemente le proprie forze ed i giapponesi no. Pur avendo un numero di navi enormemente inferiore gli americani le dosarono in due potenti Task Force che erano in grado di difendersi a vicenda. I giapponesi invece dispersero in maniera cervellotica il loro enorme potenziale bellico, lasciando le portaerei di Nagumo praticamente senza difesa. Perché la poderosa squadra di Yamamoto non navigò a stretta distanza dalle quattro portaerei, pronta a difenderle, ma se ne rimase a grandissima distanza, senza partecipare alla Battaglia di Midway?

Portaerei USA Yorktown colpita
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4. gli americani individuarono subito i giapponesi, mentre quest’ultimi riuscirono a scoprire e con ritardo solo una delle tre portaerei americane (la Yorktown). La chiave della vittoria americana sta tutta nell’essere riuscita ad individuare il nemico con precisione ben prima di essere scoperti. In questo i giapponesi ebbero una sfortuna incredibile e tragica! L’unico ricognitore che partì in ritardo (a causa di problemi meccanici) era proprio quello che si sarebbe trovato in rotta di intercettazione con la Yorktown!

5. la battaglia fu persa per cinque fatidici minuti! Se fossero trascorsi altri cinque minuti l’intera ondata di assalto giapponese sarebbe decollata dalle quattro portaerei e avrebbe potuto facilmente intercettare e abbattere i bombardieri della Hornet e della Enterprise, invece fu sorpresa mentre decollava e fu facilmente abbattuta quando era ancora sul ponte di volo.

Portaerei USA Yorktown in affondamento
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6. la presunzione gioca brutti scherzi. Per presunzione i serventi delle portaerei ammucchiarono sui ponti di volo i siluri e le bombe, senza trasportarli negli appositi depositi corazzati nei ponti inferiori. Questo fece diventare le portaerei delle bombe ad orologeria galleggianti che infatti puntualmente esplosero al primo attacco!

7. gli americani non avevano Halsey ed i giapponesi avevano invece Nagumo. Visto quello che Halsey fece a Leyte (comportamento da corte marziale che quasi non costò una rovinosa carneficina agli americani), l’orticaria che impedì all’Ammiraglio americano di comandare la Task Force a Midway, fu alquanto provvidenziale e salvatrice. Al contrario era purtroppo “sano come un pesce” il prudente e tradizionalista Ammiraglio Nagumo, il quale nutriva ben poca fiducia sul potere della forza aerea rispetto alle tradizionali corazzate. La critica più grande che si può fare a Nagumo è quella di essere stato troppo indeciso sul da farsi e di aver ascoltato fin troppo i consigli dei propri aiutanti (Genda in testa) che gli proponevano ora di usare i siluri e pochi attimi dopo di usare le bombe, da imbarcare sugli aerei. Non riuscì quindi ad avere una condotta tattica lineare e precisa, cercando invece di rimediare continuamente agli errori tattici e di valutazione che commise in rapida e drammatica successione.

Cacciatorpediniere USA di scorta che affonda
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E SE AVESSERO VINTO I GIAPONESI ?

Se avessero vinto i giapponesi, ipotesi molto probabile prima dello scontro, lo scenario bellico nel Pacifico avrebbe sicuramente preso una direzione ben diversa da quella che invece seguì nella realtà.

Se i giapponesi fossero riusciti ad affondare la Enterprise, la Hornet e la Yorktown, riducendo al minimo le proprie perdite, gli Stati Uniti avrebbero avuto una sola portaerei ancora operativa nel Pacifico, cioè la vecchia Saratoga e due utilizzabili, ancora nell’Atlantico, la Ranger e la Wasp.

Portaerei Giapponese Hiryu colpita
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Queste tre portaerei si sarebbero trovate di fronte, oltre alle quattro di Nagumo, anche le appena riparate Zuikaku e Shokaku, oltre che ad altre cinque portaerei leggere.

Oltretutto gli americani non sarebbero stati in grado di fornire per almeno altri otto mesi le nuove portaerei di classe Essex.

Questa grandissima disparità di forze navali avrebbe impedito qualsiasi iniziativa agli americani e garantito ai giapponesi il controllo assoluto sul Pacifico.

Portaerei Giapponesi colpite
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Se aggiungiamo il fatto che prima della Battaglia di Midway la Gran Bretagna aveva già iniziato trattative segrete coi giapponesi per sganciarsi dal conflitto, si può facilmente pensare che gli USA si sarebbero trovati da soli e altro non avrebbero potuto fare se non giungere ad una pace non disonorevole lasciando libertà di azione all’Impero del Sol Levante.

Queste sono naturalmente solo ipotesi da “fantastoria”, però alquanto plausibili se gli eventi si fossero sviluppati in maniera diversa.

Bombardiere americano in volo
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PERCHE’ IL GIAPPONE PERSE LA GUERRA A MIDWAY ?

Affermare che il Giappone perse la guerra con la Battaglia di Midway può forse sembrare troppo esagerato, ma sicuramente con questa epica battaglia navale abbandonò per sempre ogni speranza di vincerla.


In questa battaglia il Giappone non perse solo le sue portaerei più gloriose (Akagi e Kaga in testa), creando un vuoto difficilmente colmabile dall’industria bellica, ma soprattutto perse per sempre 300 dei suoi migliori piloti!

Questi piloti avevano raggiunto nel primo anno di guerra un’efficienza del 90 % dei colpi (bombe e siluri) messi a segno e quindi una precisione impressionante.

Se si aggiunge il fatto che l’addestramento per un pilota della marina doveva essere almeno di tre o quattro anni, si capisce come mai il Giappone, dopo Midway, non sia riuscito più a forgiare in tempo un numero sufficientemente alto di piloti esperti.

L’industria bellica riuscì infatti a ricostruire gli aerei ma non gli uomini che li pilotavano.

Mandando sugli aerei i “pivellini” voleva per forza dire di aspettarsi grandissime perdite di aerei (pensiamo ad esempio al “tiro al piccione delle Marianne”) e scarsa precisione negli attacchi, quindi perdere la guerra!



Principali forze in campo


GIAPPONE

Ammiraglio Isoru Yamammoto: comandante in capo

Contrammiraglio Matome Ugaki: capo di stato maggiore

PORTAEREI PESANTI: 6

PORTAEREI LEGGERE : 2

PORTA IDROVOLANTI : 4

CORAZZATE : 11

INCROCIATORI : 18

CACCIATORPEDINIERE: 58

PETROLIERE : 11

NAVI DA TRASPORTO TRUPPE : 5

DRAGAMINE : 7

POSAMINE : 1

SOMMERGIBILI : 19

SOMMERGIBILI TASCABILI: 12

CACCIATORPEDINIERE: 62



USA

Ammiraglio C. W. Nimitz : comandante in capo del Pacifico

Contrammiraglio F. J. Fletcher: com. in capo forze americane impegnate

PORTAEREI PESANTI : 3

INCROCIATORI : 8

CACCIATORPEDINIERE : 17

PETROLIERE : 2

SOMMERGIBILI : 19




Bilancio della Battaglia


GIAPPONE

NAVI PERSE : 5 (Akagi, Kaga, Hiryu, Soryu e Mikuma)

AEREI PERSI : 332

MORTI: 3.500


USA

NAVI PERSE : 2 (Yorktown e il cacciatorpediniere pesante Hamman)

AEREI PERSI : 147

MORTI : 307


Video


Ricostruzione della battaglia dal mitico film




Filmato originale della battaglia vista dall'isola di Midway - Diretto da John Ford




Video inedito




Attacco aereo simulato
 
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Tomcat
view post Posted on 1/12/2011, 17:31     +1   -1




La foto circa a metà dell'articolo, con la didascalia "Cacciatorpediniere USA di scorta che affonda" in realtà rappresenta l'incrociatore pesante giapponese Mikuma, devastato dagli attacchi aerei americani ed in procinto di affondare (era anche entrato in collisione col gemello Mogami, a sua volta gravemente danneggiato, ma che riuscì a salvarsi)
 
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view post Posted on 1/12/2011, 20:34     +1   -1
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Ciao Tomcat e grazie della precisazione. Probabilmente mi sono confuso durante la redazione del topic.... c'è voluto molto lavoro e tempo per inserire il tutto.

Ps... Ho provato a modificare ma non riesco, perche non mi fa risalvare il topic con i tanti file multimediali (video) all'interno. Dovrei inserire gli ultimi in secondo momento, ma ciò comporterebbe un po di disordine della discussione, in quanto ci sarebbero i nostri messaggi in mezzo.
 
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GM_Preen
view post Posted on 2/12/2011, 12:51     +1   -1




Max, buoni film, mi è piaciuto molto, ma sulla formazione dei piloti, e la vittoria sul Giappone, America, sono d'accordo con te completamente.
 
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view post Posted on 2/12/2011, 17:08     +1   -1
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Thx very much Preen! Long work for to create this topic.... :happy.gif :
 
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GM_Preen
view post Posted on 3/12/2011, 03:47     +1   -1




Yes Max, I understand that was done, a lot of work for publication on this topic, but it is not in vain, and was good Interestingly.
 
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5 replies since 8/8/2009, 13:41   4926 views
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